venerdì 16 marzo 2007

Primavera


Tu dormi,
che è un fiasco diffuso
la primavera.

Non frutti ma
sogni dispersi

tra sbattere d'ali
sbocconcellate
di farfalle difficili
a dirsi,

e io ho perdonato tutto,
anche a te.

Tu dormi,
che io languo
al finire.


Oltre all'audacia
odorosa di colori

d'andamento
floreale si sforza
di disperdere
insolute passioni

una pigra diaspora,

forse la mia.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

beh altro che licenza poetica...ci vorrebbe una nuova lingua per te...bleah!!!

Kleinefrau ha detto...

Eheh, per questo le metto in un blog dove non passa un'anima... porta pazienza. ;)